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La Storia dei Fight Bulls Corridonia

Era marzo dell’anno 1995 quando, conversando con un amico, Fabrizio Seri viene a conoscenza dell’esistenza di un campionato regolare dell’attività di calcio a cinque, in quel tempo ancora correntemente chiamato calcetto. Da qui nasce l’idea di formare una squadra con gli amici di sempre per divertirsi nel dopolavoro.

Contattati in breve gli amici, tre di questi, Giovanni Tombetta, Marco Ferretti e Amelio Frattani, si entusiasmano subito all’idea e si mettono al lavoro per reperire i primi fondi e alcuni giocatori per formare la rosa. Quello che all’inizio sembrava essere uno svago, si dimostra in breve molto più impegnativo di ogni più rosea previsione per una moltitudine di problemi.

Nonostante tutto i quattro amici proseguono nell’avventura e si iscrivono alla FIGC, anticipando di tasca propria i soldi per l’iscrizione, pur avendo in mano solo l’adesione del sig. Luigi Rapallini (detto “Gigi”) calciatore dal glorioso passato ormai a fine carriera, che crede nel progetto dando la disponibilità come allenatore-giocatore.

Ha inizio praticamente da qui l’avventura della società che sarà guidata dal primo Presidente Giovanni Tombetta e dal Vicepresidente Fabrizio Seri, e che assumerà il nome di Corridonia Calcetto FG 95 (FG dalle iniziali dei nomi dei due principali promotori dell’iniziativa).

La prima stagione ’95/’96

Sulla spinta dell’entusiasmo e dalle indiscusse credenzialità di Gigi, dopo un provino di circa 15 giocatori invitati, si forma la prima rosa, che sarà la base di quella che tutt’ora resta la mitica formazione della società e che alla terza giornata del campionato 1995/96 assumerà la fisionomia definitiva.

Portieri: Alessandro Sabbatini e Paolo Cera.

Difensori: Marco Paccazocco (capitano), Fabio Foresi, Tiziano Settimi, Luigino Lattanzi.

Universali: Andrea Ferroni, Maurizio Meldolesi

Attaccanti: Luigi Rapallini, Fabrizio Pascucci, Paolo Penza, Gianluca Camoni.

Il primo campionato contro ogni previsione sarà uno dei più straordinari disputati dalla società, con numeri di tutto rispetto, come 1 solo pareggio in casa e tutte vittorie, 4 sole sconfitte in trasferta e 2 pareggi, che permettono di classificarsi seconda dopo lo spareggio con il Riviera delle Palme di S. Benedetto del Tronto in quel di Osimo Stazione vinto per 7 a 6 (2 a 5 al termine del 1° tempo).

Detto piazzamento da diritto a partecipare agli spareggi contro le altre 3 squadre degli altri gironi per passare dalla serie D alla C.

Il Corridonia batte anche il Dorico Ancona sempre ad Osimo Stazione ma per 6 a 5 (2 a 4 al termine del 1° tempo) che la porterà alla finalissima del PalaTabano di Jesi contro l’Atletico Castelfidardo, in quel torrido sabato dell’8 Giugno 1996 privi del carismatico capitano Paccazocco appiedato da una squalifica per somma di ammonizioni e che purtroppo si rivelerà fondamentale al fine del risultato che la vedrà sconfitta di misura per 3 a 2 dopo una gara sempre giocata ad armi pari ed a viso aperto.

La fusione

Sulla spinta dell’entusiasmo l’avventura continua per altri 3 campionati di serie D sempre con risultati di vertice, malgrado negli anni si registrino regolarmente, per svariati motivi, delle perdite importanti a livello di atleti, difficili da rimpiazzare, perché malgrado tutto regna ancora molto scetticismo verso questa disciplina, vista come un’attività da calciatore in pensione.

Sarà proprio il problema di interessare giocatori importanti che fa maturare l’idea di far cessare l’attività del Corridonia Calcetto Fg 95 e continuare l’avventura subentrando ai dimissionari dirigenti dell’Atletico Pollenza militante nel neonato Campionato di C2, trasferendo la sede a Macerata e dandogli il nome Fight Bulls Corridonia C/5, sempre con la presidenza del Sig. Fabrizio Seri già subentrato al dimissionario Tombetta nell’era del Corridonia Calcetto dal 1996/97.

In C2 nel ’99/’00

Il primo campionato di C2 stag. 1999/2000 si rivelerà molto contraddittorio in fatto di risultati, in quanto saranno raccolti più punti con le grandi che non con le dirette concorrenti alla retrocessione e che, pur annoverando tra le fila giocatori di categoria e mostrando bel gioco, non basterà ad evitare i play-out, i quali purtroppo porteranno alla retrocessione dopo la drammatica doppia sfida contro il Fabriano Five Football di Mr. Fortini, (9 a 2 a Corridonia e 2 a 10 a Fabriano).

La svolta

Questo difficoltoso capitolo nella storia societaria avrebbe potuto dare un brutto colpo ad ogni spinta di entusiasmo. Tutto ciò˛ metterà i dirigenti di fronte ad una dura analisi della realtà. Così, preso coscienza della fine di un ciclo difficilmente ripetibile e viste le circostanze in cui è maturato, c’è la storica svolta nei propositi ed obiettivi della società.

L’esperienza maturata negli anni precedenti la migliore conoscenza del mondo calcio a 5, l’interesse di nuovi personaggi verso la società stessa, portano alla decisione di ricominciare quasi da zero, o da tre per dirla con Troisi. Si riparte infatti con tre riferimenti dal passato, la dirigenza Fabrizio Seri, l’allenatore-giocatore Luigino Lattanzi, ed un giocatore Roberto Compagnucci, per quanto riguarda la prima squadra, tra l’altro ripescata in C2 dopo la retrocessione.

Largo ai giovani

Il grande innovamento sta proprio nella scelta della linea verde impostata dalla società e la grande decisione di creare il settore giovanile, dove formare ed istruire giocatori il meno influenzati possibile dal grande padre calcio a 11.

E’ solo grazie alla grande passione ed il continuo interesse verso il mondo giovanile del nuovo dirigente Giampiero Ciccioli se tutto ciò sarà possibile, perché riverserà tutto il suo entusiasmo verso questa nuova impresa e riesce così a coinvolgere alcuni ragazzi, tutti di Corridonia, ed a risvegliare l’interesse del Sig. Rapallini, dando vita alla prima squadra partecipante al campionato regionale Juniores di calcio a 5 nella stagione 2000/2001.

Nelle fila di questa squadra, sicuramente inesperta, e con età media inferiore alla categoria, fanno comunque l’apparizione alcuni nomi che nel prosieguo della storia societaria lasceranno un segno indelebile, come il portiere Andrea Guardati, il difensore Andrea Vittoriani e l’universale Andrea Rapacchiani.

Il nuovo indirizzo societario come pronosticato dalla dirigenza farà raccogliere nell’immediato pochi risultati di classifica, ma è in preventivo che una linea giovane dia frutti a lunga scadenza, così nella stagione ’00/’01 la prima squadra scende in serie D con soli tre punti all’attivo e la Juniores chiuderà con sette punti, ma con la conferma di aver creato un gruppo ben solido.

La stagione ’01/’02

Ormai partito il “Progetto Giovani”, la società decide di abbassare ulteriormente l’età dei giocatori creando due nuove squadre una partecipante al Campionato Regionale Allievi e l’altra partecipante alla categoria inferiore, quella dei Giovanissimi.

Entrambi i gruppi vengono affidati all’allenatore Andrea Guardati, chiamato inaspettatamente dalla società per guidare le due formazioni.

Al timone della prima squadra torna mister Rapallini che farà disputare ai ragazzi un tranquillo campionato di Serie D.

La stagione ’02/’03

La società si vede costretta a cambiare ulteriormente le carte in tavola. A Gigi viene affidata la squadra Allievi, mentre Guardati viene promosso nella categoria Juniores rimasta orfana di molti giocatori. Entrano perciò a far parte numerosi nuovi ragazzi che vanno ad aggiungersi agli ormai veterani Andrea Contigiani, Andrea Rapacchiani e Andrea Vittoriani, colonne portanti dell’under 18.

Proprio la stag. ’02/’03 sarà quella più redditizia dal punto di vista dei risultati per il settore giovanile. Gli allievi, inseriti nel girone B, chiudono il campionato al terzo posto in classifica con 12 punti all’attivo.

Al terzo anno di attività, ma con numerose incognite dettate dal profondo rinnovamento della squadra, i ragazzi under 18 si tolgono numerose soddisfazioni, come il pareggio per 6 a 6 a Grottammare dopo essere stati sotto di quattro reti ad inizio ripresa; oppure l’altro pareggio, stavolta per 2 a 2, contro la mitica formazione del Miracolo Piceno che fino alla sfida contro la nostra juniores, aveva all’attivo soltanto vittorie. Al termine della stagione i Fight Bulls giungono alla quota record di 25 punti arrivati attraverso sette vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte.

Grandi novità anche in prima squadra. Il gruppo dei ragazzi rimane pressoché lo stesso ma cambia l’allenatore. Entra a far parte dei Fight Bulls il tecnico Paolo Morresi il quale riesce a far fare un ottimo salto di qualità alla squadra portandola ai play-off come quinta classificata della regular season.

Agli spareggi Corridonia deve fare i conti con l’Audax Montecosaro che nei due scontri in campionato era riuscita ad agguantare il pari per 2 a 2 a Corridonia ed a vincere nettamente in casa per 6 a 3. I play off sorridono ancora all’Audax che fa il colpaccio a Corridonia vincendo per 5 a 2, poi in casa amministrerà il vantaggio della gara d’andata decretando l’eliminazione dei Fight Bulls.

La stagione ’03/’04

L’annata non inizia nel migliore dei modi. La prima squadra sembra non trovare pace. All’esodo di giocatori che hanno scelto altre destinazioni per trovare nuovi stimoli, si aggiunge l’allontanamento del mister Morresi il giorno del raduno (2 settembre, ndr).

Di nuovo si pone il problema su chi affidare la squadra maggiore, ed ancora una volta l’attenzione ricade su Guardati. Ma non basta. Alcuni dei giocatori rimasti lasciano la squadra dopo le prime quattro giornate di serie D e tutto questo non può far altro che ridimensionare le ambizioni societarie. Soltanto nel corso della stagione si riuscirà a completare la rosa con l’arrivo di Fabio Bistosini, Michele Spalletti ed il quasi totale impegno dei giovani della juniores: Michele Lattanzi e Matteo Pierantoni.

Come si può ben immaginare, al termine del girone d’andata, la squadra aveva raccolto soltanto 8 punti, ma nel girone di ritorno con l’assestamento del gruppo, la squadra ha avuto un andamento ben più redditizio, fino ad arrivare ai 27 punti finali.

Mister Guardati, però, segue con lo stesso entusiasmo anche la juniores a cui è particolarmente legato. A fine stagione la squadra riuscirà a migliorarsi rispetto alla precedente annata come dimostrano i numeri: nuovo record di punti, 29, +4 rispetto al campionato ’02/’03 e miglior difesa del torneo.

Sulla panchina dei Giovanissimi appare una nuova figura: quella di Fabio Cicconi di Tolentino, con un passato da calciatore e successivamente da allenatore di terza categoria.

Totalmente ignaro del gioco del calcio a 5, Cicconi diventa la scommessa della società che illustra al tecnico il programma fin qui seguito e gli chiede soprattutto la ricerca di un gioco piuttosto che la certezza dei risultati in campo. Il suo primo anno passa attraverso momenti di grande gioia ad altri un po’ meno confortanti. Infatti all’inizio la squadra parte col botto rifilando 20 gol al Futsal Fabriano e vincendo di misura in casa della Giampaoli Ancona per 5 a 6. Ma pian piano la squadra si perde nella parte centrale della stagione e Cicconi deve fare un intenso lavoro psicologico per risollevare le sorti del campionato.

Alla fine i Fight Bulls raggiungono il quarto posto in graduatoria grazie ai 19 punti conquistati ed entrano di diritto nel ristretto gruppo delle partecipanti ai play-off senza però riuscire a superare il primo turno essendo stati sconfitti dalla Vigor Fabriano per 11 a 0.

Un decennale che vale la promozione

La stagione 04/05 è quella del doppio lustro. Per festeggiare al meglio tale ricorrenza la società mette a disposizione del confermato tecnico Andrea Guardati una rosa altamente competitiva. Si riesce a trattenere l’attaccante Matteo Rapacchiani, viene risolto il problema del portiere con il ritorno di Tommaso Ricci ma soprattutto c’è l’accordo con il bomber Mauro Monteverde.

Ma le insidie sono dietro l’angolo ed in effetti sia Rapacchiani che Monteverde non possono scendere in campo per infortunio nelle prime uscite ufficiali della serie D. La squadra ne risente fortemente tanto da raccogliere un solo punto nelle prime cinque gare di campionato. Poi con la guarigione di Monteverde ed il ritorno di Pierantoni, in prestito fino a novembre al Corridonia Calcio, la squadra cambia ritmo ed infila una serie di risultati utili che la porterà alla fine del girone di andata a quota 14 punti. Ma è durante le gare di ritorno che i Fight Bulls legittimano il terzo posto finale che vale il play off. La cronaca parla di 9 risultati utili consecutivi, 8 vittorie (esaltante quella per 6-2 sul campo della Pamar Civitanova) ed 1 pari (2-2 in casa con la Folgore Sangiustese). Alla fine la classifica vedrà vincere il Marche con 54 punti, a seguire la Pamar Civitanova con 49 e poi il Fight Bulls con 42 punti totali.

Il primo avversario nel play off sarà il Futsal Recanati che verrà eliminato grazie alla vittoria dell’andata per 5-12 ed il 6-6 interno. Alla finale unica ci si ritrova di fronte il Potentia che non può nulla sul neutro di Morrovalle dove il duo Monteverde-Marcelo è inarrestabile e il Fight Bulls si aggiudica il secondo posto con la vittoria per 9-4.

Per la promozione mancano soltanto 60′. Stavolta si gioca al Palasport di Tolentino e di fronte c’è l’Avenale Cingoli che per la seconda stagione consecutiva in altrettanti anni di attività, si trovano a giocarsi un posto nella serie superiore. La finale non è per deboli di cuore visto l’iniziale alternarsi di risultati. Al termine del primo tempo il risultato è in sostanziale equilibrio (2-2 firmato Matteo Rapacchiani). Nella ripresa non c’è storia ed il Fight Bulls festeggia la tanto attesa conquista della C2 terminando il match di spareggio sul 6-3.

https://www.youtube.com/watch?v=nx7T_p4PQVw
Il video della finale che siamo riusciti a recuperare grazie alla società avversaria Avenale Cingoli.

Altrettante soddisfazioni arrivano dal settore giovanile. Come ogni anno la società cerca di migliorarsi sotto questo punto di vista e la scelta di aggiungere due nuovi allenatori è quanto mai azzeccata. Oltre alla conferma di Cicconi alla guida degli allievi, i giovanissimi vengono affidati al giocatore della prima squadra Matteo Rapacchiani mentre tutti i bambini e ragazzi nati dal 1993 al 1997 sono stupendamente seguiti da David Scoponi.

Il lavoro maggiore lo ha dovuto fare Rapacchiani con il suo gruppo di giovanissimi: tutti ragazzi senza esperienza nel gioco del calcio a 5. Alla fine però sono molte le gioie godute dalla squadra che alla fine li ha portati a raccogliere un totale di 24 punti al termine della stagione.

Cicconi con i suoi allievi hanno un’annata da dimenticare. Le troppe goleade subite ne sono la prova e alla fine la classifica li vede al penultimo posto con 7 punti. Ma la stessa formazione ha partecipato anche al campionato provinciale allievi del Centro Sportivo Italiano e dopo aver stravinto il girone le ambizioni di un eventuale approdo alle finali nazionali si infrangono al regionale dove arrivano ultimi al torneo triangolare.

Anche l’under 21 anch’essa allenata da Andrea Guardati ha in mente l’arrivo alle fasi nazionali. La vittoria del torneo provinciale in un testa a testa con il Csi San Severino risolto soltanto all’ultima giornata, ha spalancato le porte del nazionale. Così dal 6 al 10 luglio 2005 a Rimini, il Fight Bulls ha cercato di vincere lo scudetto ma ha buttato al vento ogni sogno di gloria già alla prima partita contro la squadra Torrazzo di Cremona che al termine della manifestazione sarà nominata Campione d’Italia 2005.

La stagione ’05/’06

Dopo quattro stagioni la società si ritrova nuovamente in C2. Nonostante il salto di categoria la rosa della prima squadra non cambia, anche Guardati è confermato alla guida tecnica di Stefano Montecchia e compagni. All’inizio si paga lo scotto del debutto e dopo due giornate arriva la prima bellissima vittoria in trasferta contro l’agguerrito Atletiko Trodika. Ma la squadra vivrà due momenti di difficoltà: il primo con l’allontanamento temporaneo di due giocatori, il secondo nel girone di ritorno quando il portiere Ricci abbandona la squadra che pian piano stava perdendo tutti i maggiori rappresentanti per infortunio.

Come ormai da anni per sopperire alle assenze si attinge al vivaio e così entrano in pianta stabile tra la rosa maggiore i giovani Montalboddi, Zamponi e Luchetti. Si riuscirà anche a risolvere il problema portiere con l’arrivo di Andrea Lombardi che dopo un esordio negativo, diventerà ben presto il leader della difesa contribuendo alle vittorie salvezza contro il Porto San Giorgio e il Fontespina. Alla fine la squadra chiuderà la stagione al nono posto sfiorando incredibilmente anche l’accesso ai play off.

Nelle giovanili per il secondo anno consecutivo la società non riesce ad iscrivere una propria squadra al campionato regionale juniores, ma i pochi ragazzi a disposizione in quella fascia d’età disputeranno l’analogo torneo, ma a carattere provinciale, del Csi purtroppo con scarsissimi risultati dal punto di vista del gioco. Sarà proprio questo il motivo per cui la società decide di non rinnovare la fiducia al tecnico Cicconi dopo tre anni di lavoro a Corridonia.

Ma non ci sono solo ombre nel nostro settore giovanile in questa stagione, anzi, ancora una volta si abbassa ulteriormente l’età dei tesserati con la nascita di due nuove categorie: Esordienti e Pulcini. La prima categoria sarà affidata a Luigi Rapallini che torna dopo due anni di pausa, mentre i Pulcini saranno seguiti da Riccardo Meschini e Stefano Cruciani. Un terzo gruppo, non avendo la possibilità di disputare campionati ufficiali, farà esclusivamente attività ludico-motoria e comprende bambini dai 4 ai 6 anni.

Infine il Fight Bulls organizza per la prima volta a Corridonia, una squadra femminile che parteciperà al Torneo Sperimentale Settore Giovanile e Scolastico indetto dal Comitato Provinciale di Macerata della FIGC su iniziativa del Presidente Guido Andrenelli. Le ragazze iniziano i primi allenamenti alla fine di marzo ed in vista di tale torneo partecipano alla giornata finale del Trofeo Polisportivo Under 13 del Csi a Montecosaro. Il torneo vedrà le giovani ragazze battersi con onore ma senza vittorie contro le più esperte avversarie, mentre nello scontro con il Samb Montecassiano (formazione di pari livello), arrivano i primi tre punti ufficiali che almeno servono a non terminare il mini campionato all’ultimo posto.

La stagione ’06/’07

La stagione 2006/2007 porta con sé altre novità nel quadro tecnico ed una in quello dirigenziale: Matteo Basso diventa team manager della prima squadra. La Società allarga i suoi orizzonti e punta ad espandere e rafforzare il proprio settore giovanile. Per questo verranno chiamati ad entrare nell’organigramma tecnico due ex giocatori: Andrea Ferroni e Marco Marziali. Entrambi se la dovranno vedere con due sfide ben distinte. Ferroni si occuperà della squadra juniores che dopo due stagioni viene nuovamente allestita e fatta partecipare al campionato regionale FIGC. I risultati sono molto deludenti ma in linea con la qualità dell’organico che è stata messa a disposizione del mister il quale con la sua proverbiale calma, riesce a far migliorare in alcuni aspetti (concentrazione e applicazione di un sistema di gioco su tutti) gli elementi a sua disposizione.

A Marco Marziali verranno affidate le fasce più piccole del settore giovanile e cioè i Pulcini e la nuova categoria messa in piedi quest’anno dei Piccoli Amici. Il lavoro del nuovo istruttore è apprezzato da molti, sono larghi i consensi delle famiglie dei giovani praticanti come dimostra l’alto numero di iscritti ben 28, un record per una Società che fatica ad essere conosciuta e riconosciuta in città se non come seconda scelta per gli “scarti” del calcio, una definizione orribile per dei bambini ma che è realtà a Corridonia. Noi non la pensiamo così e siamo certi che il lavoro alla lunga paga e gli attestati di stima dei genitori rendono l’ambiente orgoglioso e sono linfa vitale per continuare. A completare il quadro del settore giovanile mancano le formazioni Esordienti e Giovanissimi affidate a Luigi Rapallini anche lui un allenatore ben voluto da tutti, il più adatto nel gestire quella fascia d’età. Il miglior lavoro di Rapallini è stato dal punto di vista mentale. Con i suoi metodi quasi da “prima squadra” ha indirizzato molti di loro verso un’attività più orientata all’agonismo, senza trascurare il divertimento che non deve mai essere perso di vista.

L’annata della prima squadra poi si è rivelata molto difficile sotto molti aspetti. Benché fosse il secondo anno consecutivo di C2 e quindi si poteva far tesoro della prima esperienza, la squadra in campionato ha sempre arrancato e molto è dovuto al fatto di aver perso gran parte del potenziale durante i trasferimenti estivi. Sono ben due le colonne che non fanno più parte dell’organico: Andrea Vittoriani che ha scelto di non prendersi l’impegno di un’intensa attività agonistica e soprattutto Marcelo, l’italoargentino che ha ceduto alle ripetute lusinghe della formazione dove poi è approdato.

La Società non è riuscita a coprire queste due perdite ed i nuovi arrivi hanno quasi tutti deluso dal punto di vista dell’impegno visto l’abbandono alla prima difficoltà soprattutto di un elemento. Fatto sta che a metà stagione le acque erano pressoché agitate, la squadra se la batteva con le ultime della classe per evitare la retrocessione diretta. E’ qui che è uscito fuori l’orgoglio e l’anima dei ragazzi rimasti (soprattutto la vecchia guardia), che durante la stagione regolare si sono assicurati i play out vincendo gli scontri diretti con Tenax Castelfidardo e Settempeda.

Negli spareggi, che quest’anno sono stati particolarmente lunghi ed insidiosi, si riesce ad avere la meglio sul 99 Poste vincendo la gara d’andata al Due Torri di San Claudio per 3-1 e pareggiando fuori casa 4-4. Al turno successivo c’è da vedersela con il Cantine Riunite. La partita si disputa sul neutro di Ancona e qui, non senza difficoltà, esce fuori tutto il cuore dei nostri ragazzi che la spuntano all’ultimo vincendo di misura 4-3 (gol partita di Pablo).

Infine nella stagione in esame c’è stato modo di continuare la breve esperienza dell’anno prima con una formazione femminile (che ricordiamo è stata la prima ad essere allestita e tuttora è stata l’unica a Corridonia). La novità principale è il cambio della guida tecnica. Non potendosene occupare a causa degli impegni con la prima squadra, Guardati lascia il posto a Carla Zaniolo che prende in mano le redini della squadra che disputerà il suo primo campionato Allieve con il Centro Sportivo Italiano.